Insieme per uno standard maggiore

Sempre più standard internazionali garantiscono nell'economia globalizzata il rispetto da parte dei produttori di requisiti minimi di qualità, sociali e ambientali. Un programma definito da Migros garantisce che in questo sistema ci siano più efficienza e trasparenza.

Migros offre ben 40'000 articoli diversi di cui numerosi provenienti da Paesi esteri vicini e lontani. Come può l'attività di commercio al dettaglio assicurarsi che questi prodotti siano frutto delle corrette condizioni? Gli standard validi a livello internazionale definiscono i requisiti che questi prodotti devono soddisfare. Migros richiede ai suoi fornitori di frutta, verdura e fiori/piante lo standard GlobalGAP, più precisamente lo standard SwissGAP (GAP: Buona Pratica Agricola). GlobalGAP è uno standard internazionale per la buona pratica agricola, SwissGAP è la versione adattata per la Svizzera. Dallo scorso anno questo standard può essere applicato anche ai prodotti del mare di acquacoltura. GlobalGAP garantisce che i produttori applichino in tutto il mondo gli stessi criteri in materia di sicurezza dei generi alimentari e tutela dell’ambiente. GRASP (Global Gap Risk Assessment on Social Practices) completa il GlobalGAP in ambito sociale controllando da adesso anche condizioni di lavoro sostenibili. Nel 2010 il 98% dei fornitori di frutta e verdura e l'85% dei fornitori di fiori e piante erano certificati GlobalGAP o SwissGAP.

BSCI: Controlli periodici

Migros vuole essere certa che la sua merce sia stata prodotta in condizioni dignitose - ad esempio senza sfruttamento minorile. Ecco perché già nel 1997 ha elaborato un codice comportamentale il quale obbliga i partner a rispettare requisiti sociali minimi. In questo modo Migros ha spianato la strada anche ad altre imprese: le regole sono state successivamente introdotte nello standard internazionale BSCI (Business Social Compliance Initiative) conosciuto ormai in tutto il mondo. I partner commerciali non solo devono confermare per iscritto il rispetto degli standard, ma vengono anche sottoposti a verifiche. Aziende indipendenti svolgono periodiche ispezioni, chiamate anche «audit». Ecco che lo scorso anno sono stati sottoposti a un audit oltre 190 fornitori Migros. Dal 2010 anche tutti i fornitori di pesce nazionali sono integrati in tale procedura.

Attuazione del codice di comportamento BSCI 2009 -2010 (cifre stimate)

 Non-Food
 
2009
Non-Food
 
2010
Food +
Freschezza
2009
Food +
Freschezza
2010
Sottoscrizione del codice92%95%75%90%
Self-Assessments1337569
Audit (+Re-Audit)186180510

 

GSCP: un nuovo sistema di riferimento per gli standard sociali e ambientali

Gli standard sono un modello di successo: sono in continua evoluzione e applicati da un numero crescente di aziende. Ma il loro successo diventa sempre più problematico in quanto è stato stabilito un numero tale di standard da caricare eccessivamente sia i commercianti che i produttori. Gli esperti stimano che ad oggi in tutto il mondo ci siano oltre 1'000 standard. Allo scopo di fare chiarezza Migros ha preso l'iniziativa. Nel 2006 si è associata con i quattro maggiori commercianti al dettaglio mondiali nel Global Social Compliance Programme (GSCP) armonizzando l'alto numero di iniziative singole e standard- Le imprese aderenti al GSCP rappresentano ormai un fatturato totale pari a circa 1'000 miliardi di euro all'anno. Grazie alla sua esperienza in merito agli standard, Migros è responsabile per il Consiglio esecutivo. Lo scorso anno il GSCP ha definito un sistema di riferimento grazie al quale è possibile confrontare gli standard. In questo modo è stata enormemente migliorata la trasparenza nel mercato di approvvigionamento e i produttori sono in grado di cooperare più efficacemente con i commercianti.

Eco: Tessili a basso impatto

A livello mondiale l'industria tessile è fortemente decentralizzata e per arrivare al tessuto finito sono necessari numerosi passaggi di produzione. Allo scopo di creare in questo settore così vasto condizioni ambientali favorevoli, Migros adotta lo standard Eco. Questo vieta l'impiego di sostanze dannose per la salute o l'ambiente nella produzione. In ciascun passaggio di produzione di un articolo tessile - dalla filatura al confezionamento - le sostanze chimiche devono essere documentate senza eccezioni e controllate nella loro innocuità. Attualmente circa il 60 % di tutti i capi di abbigliamento e tessuti per uso domestico della Migros soddisfano i criteri Eco: in tutto circa 5'500 prodotti. Tuttavia non sempre sono le sostante chimiche a creare problemi. Infatti lo scorso anno sono nate polemiche riguardo la sabbiatura, praticata in particolare ai jeans per conferire loro un aspetto usato. Se questa pratica viene svolta a mano e senza adeguate misure di sicurezza, le microparticelle dannose per la salute possono penetrare nelle vie respiratorie delle lavoratrici e dei lavoratori. Nonostante Migros non sia a conoscenza di abusi da parte dei suoi fornitori, ha deciso al di là degli standard Eco, di non acquistare più in generale nessuno di questi prodotti discussi. Entro l'autunno 2011 ritirerà tutti i jeans sabbiati dal suo assortimento.