Condizioni di produzione

Migros si impegna affinché vengano adottati standard sociali vincolanti nei processi produttivi. Nel 2014 si è ulteriormente lavorato all’adozione di sistemi sociali standard facendo sì che i fornitori siano garanti di condizioni di lavoro socialmente sostenibili e sicure.

Migros è un player di livello internazionale per quanto riguarda l’approvvigionamento di prodotti, grazie a catene di fornitura che si estendono in tutto il mondo. Per garantire un approvvigionamento di merci da fornitori che offrono ai propri collaboratori condizioni di lavoro sicure e sostenibili dal punto di vista sociale, Migros applica diversi standard sociali alla propria catena di creazione del valore. Migros, inoltre, insieme ai suoi partner, investe nella qualificazione dei fornitori al fine di migliorare sul lungo periodo le condizioni di lavoro all’interno delle fabbriche. Allo stesso tempo, Migros è impegnata in vari organi e iniziative il cui obiettivo è l’adozione e il continuo sviluppo degli standard sociali a livello internazionale.

Condizioni di lavoro migliori grazie agli standard sociali

L’adozione di condizioni di lavoro sicure e socialmente sostenibili rientra nei requisiti di base del Gruppo Migros ed è quindi un principio a cui devono attenersi tutte le aziende di Migros. Per garantire che i fornitori offrano condizioni di lavoro sicure e socialmente sostenibili è necessario che la catena di fornitura sia trasparente. A tal fine Migros ha creato una banca dati dei fornitori contenente informazioni sui vari passaggi della catena di fornitura, i rapporti di audit e i certificati dei fornitori relativi all’adozione degli standard sociali.

La registrazione sistematica di questi dati facilita le operazioni di analisi dei rischi per ogni fornitore e i processi di introduzione e applicazione dei sistemi per la garanzia degli standard sociali. Ogni fornitore viene classificato secondo criteri quali il tipo di catena di fornitura, il paese di produzione, il settore o la cifra d’affari. Nel caso in cui un produttore è ritenuto a rischio, viene sottoposto a una procedura di audit. Nel caso degli intermediari commerciali, il primo passo è l’introduzione della garanzia di trasparenza nella catena di fornitura, in modo tale che sia possibile identificare in modo univoco le aziende di produzione. Dei 99 paesi di produzione da cui Migros acquista materie prime o prodotti, 52 sono paesi a rischio.

Nel 2014 Migros ha lavorato con 7705 fornitori a livello di gruppo. Di questi, 4'125 fornitori presentavano una catena di fornitura potenzialmente a rischio, poiché, ad esempio, erano disponibili poche informazioni sulla catena di fornitura o la produzione avveniva in paesi a rischio. Per la verifica degli standard sociali Migros si affida alla Business Social Compliance Initiative (BSCI) integrando i fornitori gradualmente nel processo BSCI.

BSCI: Occhi puntati sull’Asia nel 2014 Il codice di comportamento BSCI costituisce la base dei requisiti richiesti da Migros ai suoi fornitori per quanto riguarda gli standard sociali e deve essere rispettato da tutti i produttori, indipendentemente dalla categoria di prodotto, tranne nei casi in cui le aziende applichino standard equivalenti (ad es. SA 8000).

I produttori sono integrati nel processo BSCI in base alla valutazione del rischio (ad es. paese, settore, cifra d’affari). Durante gli audit BSCI esperti indipendenti effettuano controlli plurigiornalieri giorni nelle fabbriche interessate e, nel caso rilevino situazioni problematiche, suggeriscono degli interventi di miglioramento. Durante l’audit successivo, quindi, viene verificata l’attuazione di tali misure.

BSCI costituisce la base dei requisiti di standard sociali richiesti da Migros ai suoi fornitori.

Nel 2014, nell’ambito della BSCI sono stati condotti 294 audit BSCI, la maggior parte dei quali in Cina. In 44 casi le aziende (15%) sottoposte ad audit hanno ottenuto buoni risultati. In 149 aziende (51%) sono stati rilevati problemi di piccola entità, e in 101 aziende (34%) è stato necessario intervenire per risolvere problemi gravi. Queste cifre sono nella media del settore.

Quando si parla di problemi di piccola entità si intende, ad esempio, che non tutti i lavoratori della fabbrica indossano delle maschere protettive durante i lavori che generano polvere o i guanti di protezione prescritti. Sono, invece, problemi gravi l’assenza di un sistema di allarme rapido in caso di incendio della fabbrica o di un numero sufficiente di estintori. In questi casi le fabbriche vengono incitate a risolvere il problema con l’aiuto del reparto di Migros che si occupa degli standard sociali.

Nella maggior parte dei casi le problematiche riscontrate presso le aziende dei fornitori di Migros riguardavano la salute e la sicurezza aziendali (OHS), gli orari di lavoro massimi e le retribuzioni: problematiche note soprattutto nelle fabbriche dell’Estremo Oriente. Al contrario, è piuttosto raro registrare deficit per quanto concerne il lavoro minorile, il lavoro forzato e la discriminazione. Per quanto riguarda la discriminazione, in un caso durante l’audit BSCI è stato rilevato che la politica aziendale prevedeva l’assunzione soltanto di donne nubili sotto i 25 anni per evitare eventuali gravidanze tra il personale. Quando Migros è venuta a conoscenza di questa situazione è intervenuta immediatamente. Si è posto quindi fine a questa prassi discriminatoria e l’effettiva attuazione di tale misura è stata confermata attraverso un nuovo audit BSCI.

Oltre alla costante attuazione degli standard presso i propri fornitori, Migros, come membro fondatore della BSCI, è attiva all’interno di vari organi BSCI che si occupano di sviluppare ulteriormente gli standard e di adeguarli alle mutevoli esigenze delle aziende e della società civile. Nel 2014, nell’ambito della revisione del codice di comportamento BSCI, è stato rivisto l’intero sistema di audit in collaborazione con il segretariato BSCI di Bruxelles. I lavori non si sono ancora conclusi e Migros continua a lavorare attivamente all’interno di vari gruppi di lavoro.

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Risultati degli audit BSCI: Primi audit e audit successivi

Risultati degli audit BSCI: primi audit e audit successivi
(in %)
2011 2012 2013 2014
Buono 28% 18% 29% 15%
Da migliorare 24% 31% 29% 51%
Non raggiunto 48% 51% 42% 34%
Numero di collaboratori 248 246 206 294

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Audit BSCI: ripartizione delle violazioni per temi

Audit BSCI: ripartizione delle violazioni per temi
(suddivise secondo le violazioni di ogni capitolo audit)
2011 1 2012 1 2013 2014
Sistema di management 13 12 8 18
Documentazione 6 19 15 21
Durata massima del lavoro 97 92 50 65
Retribuzione 84 82 54 69
Lavoro minorile 4 3 4 1
Giovani lavoratori 0 0 0 0
Lavoro forzato 3 8 1 3
Diritto alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva 2 3 1 0
Discriminazione 1 5 1 2
Condizioni di lavoro (pulizia, aerazione ecc.) 3 5 1 2
Salute e servizi sociali 2 7 15 14
Sicurezza sul lavoro (OHS) 36 27 50 59
Alloggi 0 0 0 0
Requisiti ambientali 16 6 3 7
Numero totale delle violazioni 267 269 203 261
Numero totale di audit svolti presso produttori Migros 2 248 246 206 294

1 A causa di nuovi dati disponibili le cifre sono cambiate rispetto all’esercizio precedente

2 Ad ogni audit svolto sono state rilevate diverse infrazioni

GlobalGAP GRASP: condizioni di lavoro eque in Europa Nel 2014 la vendita al dettaglio affidata alle cooperative di Migros ha puntato l’attenzione soprattutto sulla produzione primaria di frutta e verdura in Spagna e in Italia applicando lo standard GlobalGAP GRASP ai produttori agricoli italiani e spagnoli delle province di Almería, Murcia e Huelva.

Al momento Migros ha concentrato la sua attenzione soprattutto su Almería, visitando anche due volte le sedi dei produttori.

In Italia e nelle province spagnole di Almería, Murcia e Huelva il commercio al dettaglio di Migros applica lo standard GlobalGAP GRASP ai produttori agricoli.

Oltre allo standard internazionale per la buona pratica agricola GlobalGAP, che stabilisce i requisiti relativi alla produzione agricola, alla sicurezza alimentare e alla protezione dell’ambiente, il modulo supplementare GRASP (Global GAP Risk Assessment on Social Practice) dispone l’adozione di pratiche sociali giuste e condizioni di lavoro eque nella produzione agricola (ad es. rappresentanti dei lavoratori, procedure per la presentazione di reclami, salario minimo).

Nel 2014 lo standard GRASP è stato adottato da 33 fornitori e 250 produttori italiani, ovvero il 27% dei produttori italiani che riforniscono la vendita al dettaglio affidata alle cooperative. In Spagna, in totale sono stati integrati nel processo GRASP 62 fornitori. 2433 produttori sono stati sottoposti a un controllo sulla base dello standard GRASP, ovvero il 65 percento dei produttori spagnoli da cui acquistano le cooperative Migros. La percentuale di produttori sottoposti a controlli GRASP è in continua crescita e, grazie all’allargamento a Grecia e Israele, anche nel 2015 aumenterà in modo considerevole.

Nel corso dell’esercizio in rassegna, Migros ha partecipato all’organizzazione di una tavola rotonda sul GRASP nella regione di Almería, alla quale ha invitato anche i suoi fornitori di verdure. All’evento hanno partecipato un centinaio di rappresentanti di fornitori, sindacati e commercianti al dettaglio,  quindi circa la metà dei fornitori di Migros di Almería. Il tema del corso di formazione e dei workshop era la checklist elaborata sulla base del GRASP e la sua interpretazione in Spagna (l’adeguamento dei requisiti del GRASP, come ad esempio il salario minimo e gli orari di lavoro, alle condizioni quadro spagnole). Durante i workshop i partecipanti hanno discusso, tra le altre cose, le modalità con cui devono essere scelti i rappresentanti dei lavoratori all’interno delle aziende di produzione.

Migros è rappresentata anche nel comitato degli stakeholder di GlobalGAP GRASP che si riunisce trimestralmente. Uno dei temi principali affrontati nel 2014 è stato l’elaborazione della checklist per gli audit dei produttori e del regolamento generale relativo al GRASP.

Abilitazione dei fornitori per garantire maggiore sicurezza sul posto di lavoro

Oltre agli audit, Migros fornisce supporto ai produttori anche attraverso corsi di formazione, visite in fabbrica e training incentrati sull’attuazione degli standard sociali nella catena di fornitura. L’obiettivo della vendita al dettaglio affidata alle cooperative è agire concretamente per migliorare le condizioni di lavoro dei 75'000 collaboratori impiegati dai fornitori entro la fine del 2015.

Alla fine del 2014 erano già state raggiunte 101'496 persone attraverso corsi di formazione e programmi di qualificazione, quindi superando già l’obiettivo fissato.  

Nel 2014 l’attenzione si è concentrata sull’Asia: Migros, attraverso i suoi esperti, ha visitato 45 aziende di produzione e fabbriche in Cina, Tailandia, Vietnam, India e Bangladesh, verificando le condizioni di lavoro e suggerendo misure di ottimizzazione. Un relativo rapporto di controllo documenta le inadempienze attraverso delle fotografie e indica le misure da adottare. Per la risoluzione dei problemi riscontrati sono stati forniti anche esempi di best practice attuate da fabbriche simili. Responsabili di questi controlli sono gli uffici acquisti Migros in India e a Hong Kong, i quali, se necessario, hanno nuovamente visitato le fabbriche per fornire supporto alla risoluzione dei problemi emersi.

Un ulteriore strumento, adottato dagli esperti di Migros per aiutare i produttori nell’adozione degli standard di lavoro, sono i seminari di e-learning. Nel corso dell’esercizio in rassegna 14 tra fornitori e fabbriche sono stati invitati a seguire un corso di e-learning. Durante i seminari sono stati trattati temi come la sicurezza antincendio, la gestione delle retribuzioni, la sicurezza sul lavoro e la tutela dell’ambiente attraverso esempi pratici e nella rispettiva lingua nazionale.

Qualificazione dei fornitori: il Bangladesh

A seguito del crollo della fabbrica di Rana Plaza nel 2013, Migros anche quest’anno ha rivolto un’attenzione particolare al Bangladesh. Oltre a garantire l’adozione di condizioni di lavoro sostenibili a livello sociale, Migros ha organizzato anche controlli per verificare la sicurezza degli edifici che ospitano le aziende tessili da cui si rifornisce. Ingegneri professionisti hanno eseguito una valutazione della sicurezza degli edifici di tutte le fabbriche che producono per Migros in Bangladesh e hanno suggerito interventi di miglioramento.

A seguito del crollo della fabbrica di Rana Plaza, nel 2014 Migros ha rafforzato il suo impegno in Bangladesh per la sicurezza degli edifici delle fabbriche tessili.

I problemi riscontrati non riguardavano violazioni gravi delle normative sulla sicurezza degli edifici, ma la mancanza di porte tagliafuoco o rivelatori di fumo. Migros ha supportato le fabbriche nella risoluzione del problema ed effettuato regolari visite in loco attraverso i suoi collaboratori. Inoltre, la dirigenza di tali fabbriche è stata invitata a seguire dei corsi di formazione sulla sicurezza antincendio. Per testare le conoscenze acquisite, inoltre, la dirigenza della fabbrica del produttore ha lanciato un allarme di prova in presenza degli esperti del reparto che si occupa degli standard sociali. Il risultato: oltre 1'000 dipendenti hanno evacuato l’edificio di cinque piani in meno di quattro minuti.

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Capacity Building:numero di fabbriche e collaboratori raggiunte

Capacity Building
(Numero imprese e collaboratori)
2013 2014 Totale
Fabbriche coinvolte 51 126 177
Collaboratori coinvolti 25'392 76'104 101'496

Altri temi

Tessuti ecologici e socialmente sostenibili

Dalla fine del 2017 tutti i tessili delle marche proprie di Migros saranno prodotti esclusivamente in conformità con le severe direttive dello standard Eco, sinonimo di tracciabilità, condizioni di lavoro sicure e produzione tessile ecologicamente compatibile e priva di sostanze nocive. Alla fine del 2014 circa il 75% di tutti i capi di abbigliamento Migros erano a marchio Eco.

Migros KIDS School nell’India meridionale

Oggi, circa 1500 bambini frequentano la Migros KIDS School fondata ufficialmente nel 2000 nell’India meridionale. La Migros KIDS School di Tirupur, sorta nel 1995 in un’aula provvisoria grazie a un’iniziativa congiunta promossa dalla Migros e dalla fondazione KIDS di Colonia per lottare contro il lavoro infantile, si è lentamente trasformata da progetto di aiuto allo sviluppo in un’affermata scuola privata per famiglie a basso reddito. La gestione della scuola è assicurata dall’industria tessile locale, presso la quale si rifornisce anche Migros. Nel 2014 Migros ha reso indipendente la KIDS School.

Global Social Compliance Programme (GSCP)

Insieme agli altri quattro maggiori commercianti al dettaglio, Migros è tra i membri fondatori del Global Social Compliance Programme (GSCP). Il GSCP è un’iniziativa trasversale tra gli stakeholder che ha come scopo l’armonizzazione dei vari standard e delle singole iniziative in ambito sociale e di difesa dell’ambiente.

Condizioni di produzione (pdf, 56.43 KB)